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Il mastering: che cos’è e consigli su come affrontarlo

7 Gennaio 2025

Il mastering è la fase di finalizzazione di un brano che gli permetterà di suonare al meglio sul maggior numero di ascolti possibili. Si fa dopo il mix e di fatto agisce sull’intera traccia audio, a volte divisa in sottogruppi chiamati stem.

In fase di masterizzazione si andrà ad agire sull’equalizzazione, l’immagine stereofonica e la dinamica di un brano. Non sarà possibile intervenire sui singoli strumenti, quindi non è possibile stravolgere gli equilibri, ma un mastering ben fatto è in grado di migliorare notevolmente il suono di un mix.

A differenza del mixaggio, è un processo più tecnico che creativo: l’ingegnere di mastering infatti si trova di fronte a scelte già prese e deve cercare di attuare soluzioni tecniche per far suonare il brano equilibrato, potente e avvolgente. Come nell’arte del mixaggio, non ci sono regole fisse per effettuare un buon mastering, ma posso condividere una serie di consigli e osservazioni per aiutarvi in questa fase. Citerò anche nomi di strumenti che uso in questo processo, proponendo sia soluzioni free che a pagamento.

Equalizzazione correttiva

Cominciamo con l’equalizzazione correttiva: se il range di frequenze problematico è piuttosto ampio e sentiamo il bisogno di alleggerire una intera zona proviamo un equalizzatore dinamico: andrà ad agire in maniera progressiva, in base a quanto quel range si sovraccarichi in determinati momenti. Un eq dinamico free molto bello è il TDR Nova. Nel caso in cui volessimo agire su spettri di frequenze ancora più ampi consiglio il Lindell Audio 354E di Plugin Alliance.

TDR Nova

Problemi al mix? Fate un passo indietro

Se invece sentiamo che il problema è circoscritto a una banda molto stretta consiglio di fare un passo indietro –  se possibile – e andare a vedere i singoli strumenti in fase di mix, perché l’intervento su un singolo suono (per esempio il basso) potrebbe risolvere il problema.

Equalizzazione mid/side

L’equalizzazione mid/side in fase di mastering può essere particolarmente utile: consiste nell’agire in maniera separata e indipendente sullla parte mono (mid) del segnale rispetto a quella stereo (side). Sul canale side proviamo a dare uno o due dB in shelving dai 10/15 kHz in su: sentiremo subito una maggiore apertura del suono, con una stereofonia più pronunciata. Contemporaneamente possiamo scegliere di dare più basse alla componente mid (eventualmente sottraendole un po’ al side): avremo un master più fermo sulle basse, con maggiore apertura stereo e con più aria. Per questi interventi mi piace usare il PSP E27, ma anche in questo caso un’ottima scelta free è il TDR Nova.

PSP E27

Compressore

Un compressore settato con una ratio bassa (2:1), un tempo di attacco lento e un rilascio veloce può aiutare a creare collante tra i vari strumenti, soprattutto tra la voce e la parte strumentale. Potete usare una delle tante emulazioni di SSL Bus Compressor. Non strafate: solitamente 1 o 2 dB sono la quantità giusta di attenuazione.

SSL Bus Compressor 2

Limiter

Due stadi di limiting possono aiutare ad ottenere un’ottimo livello di LUFS senza far lavorare troppo un limiter, evitando così un eccessivo schiacciamento della dinamica. Sperimentate anche con un clipper, che nel processo di limiting introduce una saturazione che potrebbe essere piacevole, soprattutto se cerchiamo un suono aggressivo. Se volete restare in ambito freeware potete trovare entrambe le funzioni di limiter e clipper nel Limiter N°6 di Tokyo Down Labs (stessi produttori del TDR Nova). Altrimenti vi suggerisco di provare il Brainworx bx_masterdesk di Plugin Alliance e il Boz Big Clipper.

Brainworx bx-masterdesk

Reference e la prova dello stereo dell’auto

Usate più riferimenti. Ascoltate il master su impianti diversi come monitor, cuffie, speaker bluetooth e telefono. Una prova del nove molto diffusa è l’ascolto in auto: è un suono che conosciamo bene e può essere un utile riferimento. Ascoltate anche a volume basso e confrontate il vostro master con una o più reference track. Se poi non doveste essere soddisfatti potete sempre contattarmi e venire qui in studio, oppure organizzare un mastering da remoto, spedendomi le tracce.

Il mastering: che cos’è e consigli su come affrontarlo