Come registrare la chitarra acustica
5 Marzo 2025
La chitarra è forse lo strumento che, oltre alla voce, viene registrato più frequentemente. Presente e protagonista in moltissimi generi, dagli albori della musica leggera fino a oggi.
Vediamo quali tecniche di microfonazione possiamo adottare per riprendere una chitarra acustica.
Il termine chitarra acustica in realtà comprende sia lo strumento che comunemente chiamiamo così, ma che più propriamente si chiama chitarra folk, con le corde in metallo; sia la chitarra classica, con le corde in nylon.
ATTENZIONE: questo articolo è accompagnato da un video dimostrativo in cui faccio sentire una dopo l’altra tutte le microfonazioni di cui parleremo. Vi consiglio di vederlo in modo tale da ascoltare direttamente le differenze con le vostre orecchie. Lo trovate a fondo pagina
Il primo passo: la scelta del microfono
Personalmente registro la maggior parte delle chitarre acustiche con il Neumann u87ai. Un microfono a condensatore e diaframma largo che ha fatto la storia e che è in grado di catturare molto bene il corpo della chitarra fino alle frequenze più basse, dando contemporaneamente chiarezza alla registrazione, ma senza esagerare. Quindi il mio consiglio è quello di orientarsi su un condensatore a diaframma largo con figura polare cardioide. Nel caso avessimo bisogno di un suono più fermo e definito, ma con meno basse, potremmo pensare a un condensatore a diaframma piccolo (sempre cardioide) come il Neumann KM184. Io lo uso con soddisfazione nei casi in cui mi serve particolare definizione e brillantezza. Lo trovo molto utile anche nei casi in cui devo registrare un artista che suona simultaneamente chitarra e voce o quando nella stessa sala di ripresa ci sono altri strumenti che suonano: la maggior direzionalità del diaframma piccolo mi aiuta nel minimizzare i rientri non voluti nella traccia di chitarra.
Mono o stereo?
Iniziamo con la tecnica più semplice: la microfonazione mono. Quando si tratta di microfonare una chitarra da far suonare in un mix particolarmente denso, dove non deve uscire molto il corpo dello strumento, possiamo scegliere di usare un solo microfono. Solitamente il posizionamento più conveniente è in prossimità del 12° tasto, con la capsula del microfono che guarda in direzione della tastiera a una distanza di circa 25 cm: questo ci consentirà di avere un suono bilanciato.
Stereo XY
Con la configurazione XY entriamo nel magico mondo della stereofonia. Questa tecnica consiste nel posizionare due microfoni sovrapposti, con le capsule coincidenti che formano un angolo di 90 gradi: un microfono sarà orientato verso destra e uno verso sinistra. Questo farà sì che i due microfoni capteranno parti diverse dello strumento, creando un’apertura stereo. Anche qui possiamo posizionare i microfoni in prossimità del 12° o 14° tasto, cercando di evitare di orientare le capsule verso la buca, che potrebbe darci un suono troppo boomy, cioè risonante sulle basse.
Stereo ORTF
Se vogliamo rimanere nell’ambito di una configurazione stereo che non ci dia problemi di fase, ma con una stereofonia più aperta, possiamo optare per la tecnica ORTF, una delle mie favorite. Le capsule dei due microfoni, qui, sono a 17 cm di distanza e l’apertura angolare è di 110°. È una tecnica che tende a riprodurre la percezione dell’orecchio umano. I microfoni, essendo più distanziati rispetto alla XY, riceveranno un suono molto differente l’uno dall’altro: quello direzionato verso il manico prenderà più alte e più rumore della mano sinistra; quello orientato verso il ponte riceverà più la gamma bassa e medio bassa. Questo porterà a una maggiore apertura stereofonica, come potete facilmente sentire nel video. Anche qui consiglio una distanza di circa 25 cm ma, come qualsiasi situazione, sperimentate e giudicate voi quale fa più al caso vostro. Sappiate che più i microfoni sono vicini alla sorgente e più sarà pronunciato l’effetto prossimità, che aumenterà la gamma bassa e medio bassa.
Stereo AB o SPACED PAIR
E se volessimo un panorama stereo ancora più aperto? La risposta è nella configurazione AB, anche detta spaced pair, la mia preferita. Due microfoni molto distanti tra loro: uno sulla tastiera (molto orientativamente nei pressi del VII tasto, come nel video) e un altro verso la fine del corpo della chitarra. Ascoltate il suono e sperimentate molto: sia sulla distanza dei microfoni dalla chitarra, sia sulla distanza tra di loro, ma anche con l’angolazione: i microfoni potrebbero essere leggermente orientati verso la buca. Non c’è una regola fissa: fate un check del suono mettendo in mono l’uscita della vostra DAW o scheda audio e se sentite qualcosa che non vi torna – come mancanza di basse o delle cancellazioni di frequenze – spostate leggermente i microfoni e riprovate, la causa potrebbe essere una parziale cancellazione di fase.
Mid side
Qui la faccenda si fa più complessa, dovrete avere un po’ più di pazienza: non tanto per la microfonazione, quanto piuttosto per il procedimento post registrazione, senza il quale non potremo godere dei vantaggi della tecnica mid side (anche detta M/S). Avremo bisogno di un microfono a figura polare cardioide (a volte viene usato un omnidirezionale) e uno a figura a 8 (anche detto bidirezionale). Il cardioide sarà rivolto verso la chitarra, orientativamente intorno al 12° tasto e sarà il microfono MID; il microfono bidirezionale, invece, sarà sopra di esso, a formare un angolo di 90° e sarà il SIDE: praticamente nessuno dei due lati del microfono a figura 8 sarà rivolto verso la chitarra, ma guarderanno “ai lati”. A questo punto il MID si occuperà del segnale mono (cioè il segnale che esce identico dal canale L e dal canale R), mentre il side si occuperà della componente stereofonica, cioè quella parte del segnale che differisce tra L e R. Per fare questo ci sono dei plugin appositi che processano il segnale e si occupano di codificarlo in M/S, ma si può procedere anche manualmente copiando la traccia side e invertendo la fase di una delle due tracce identiche. A questo punto aumentando il volume delle tracce side aumenterà la stereofonia. Data la complessità del procedimento vi lascio un paio di link che possono essere utili a chi si vuole avventurare nella tecnica mid side. In bocca al lupo!
- Microfonazione mid side https://www.audiofader.com/tutorial-recording-mid-side/
- Tecnica M/S – Mid/Side https://www.youtube.com/watch?v=TEGZ8JxTfTg
